domenica 25 marzo 2012

"Bastardi senza gloria" ( gli autori )

Ieri sera ho visto in tv "Bastardi senza gloria".  Ricordandomi  il grande successo nelle sale e le recensioni entusiastiche di gran parte dei critici, mi è venuto il dubbio di essere io a non capire un tubo, non solo di cinema, ma del mondo intero in cui viviamo. Non ho mai visto una puttanata come questa!
Lasciamo perdere la trama, assolutamente inverosimile ma cosa dire dell'attore principale? Brad Pitt sembra uscito dalle pagine dei fumetti di "Romano il legionario", la stessa faccia inespressiva per tutta la durata del film per non parlare, nella versione italiana, del doppiaggio che lo fa parlare come la caricatura di un italoamericano di Brooklyn, anche dopo che la sua copertura ( che idea geniale ) da attore siciliano è saltata. Salviamo le interpretazioni dei coprotagonisti ( prima tra tutte quella dello Standartenfuehrer o Colonnello  Landa nelle prime ed uniche scene credibili di tutto il film ) ma chiudiamo gli occhi davanti alle grottesche figure dei personaggi storici sfiorate nel racconto. Se doveva essere un film "comico" perchè non dichiararlo da subito? Avremmo potuto giudicare regista ed interpreti confrontandoli con i grandi comici americani del passato e magari trovare loro qualche pregio anche se credo che la comicità di Brad Pitt sia del tutto involontaria.

La trama non merita neanche un commento! Totale ed assoluta fantasia di menti malate ( e ignoranti ) come deve essere quella degli autori. Lasciamo perdere l'assoluta incongruenza storica della vicenda ( nei fumetti tutto è permesso ) ma almeno si potevano evitare situazioni imbarazzanti per chi guarda il film ed ha una seppur minima conoscenza di ciò che è realmente accaduto. Ripensiamo ad alcune "chicche" che, purtroppo, ci dimostrano come al giorno d'oggi l'ignoranza per la storia europea moderna sia così diffusa tra autori, scrittori, sceneggiatori, letterati, politici, ecc, da lasciare senza parole.
L'azione si svolge nella Francia occupata nel giugno del 1944, quindi subito dopo lo sbarco in Normandia e contemporaneamente alla grande offensiva sovietica sul fronte orientale. Hitler si trovava nella sua "Tana del Lupo", nascosta  nella foresta di Rastenburg nella Prussia orientale dove, di lì a pochi giorni, sarebbe sfuggito all'attentato di von Stauffenberg.
Collocarlo in visita a Parigi ( insieme a Goebbels, Goering, Bormann ecc..) per assistere alla proiezione di un film di propaganda nazista, è non solo storicamente demenziale ma talmente assurdo da non riuscire neanche a toccare l'aspetto comico dell'invenzione. Per restare nei binari di una storia e di una sceneggiatura seppur inverosimile, si potevano trovare altri mille spunti più credibili per arrivare all'incendio finale della sala cinematografica di Parigi. Bastava visitare una fiera di militaria e chiedere un pò in giro, qualche buon suggerimento sarebbe sicuramente arrivato! In tutta la storia non c'è traccia o accenno alla resistenza francese che pur, dopo lo sbarco in Normandia, si attivò su tutto il territorio occupato costituendo un costante pericolo per le forze tedesche, soprattutto a Parigi dove la guarnigione di circa 20.000 uomini era scarsamente attrezzata, ed era un miscuglio eterogeneo di vari tipi di unità (ad esempio unità amministrative) dal basso valore di combattimento. Non parliamo poi del pressapochismo con il quale sono stati "vestiti" protagonisti e comparse tedesche: il giovame eroe Zoller ( ha ucciso più di 200 "nemici" sparando dalla cima di un campanile ) veste una normale divisa da "schutzen" quando si presenta alla bionda proprietaria del cinema ma, qualche giorno dopo alla prima del film, si presenta in "waffenrock" da sera con al collo la Ritterkreuz ( Croce di Cavaliere ) con le Foglie di Quercia. Ridicolo! Insomma, la solita propaganda che da settant'anni ci fa vedere i "buoni" americani contro i "cattivi" tedeschi con il risultato che, ancora una volta, ci saranno spettatori che usciranno dal cinema pensando di aver visto qualcosa di realmente accaduto e storicamente attendibile. 

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