giovedì 28 gennaio 2010

Collezionare conviene?


Navigando in Internet mi sono imbattuto in un articolo apparso recentemente sul prestigioso "Financial Times" che parla di collezionismo militare. Adesso mi aspetto che l'argomento venga ripreso dai nostri media per cui probabilmente a breve diventeremo famosi.
L'articolo in questione nasceva dalla constatazione che in questi momenti di crisi finanziaria molti investitori avevano scoperto ordini e decorazioni militari come nuovo bene rifugio. Nelle principali aste inglesi organizzate da Bonham in Knightsbridge e Spink, alcune decorazioni avevano raggiunto cifre da capogiro come quella risalente alla Battaglia di Waterloo aggiudicata per £330,951.
Il famoso esperto Oliver Pepys di Spink, stima che questo mercato stia crescendo ad una media di 20 milioni di sterline all'anno avendo raggiunto i 150 milioni nel 2008 che, per un settore di nicchia come quello della "militaria", costituisce per certi versi un risultato quasi inspiegabile.
Per trovare una risposta il giornalista aveva intervistato Andrey Khazin, un famoso collezionista russo che nella sua casa di Mosca ospita forse la più grande collezione di decorazioni del mondo.
Khazin, la cui intervista aveva dato il titolo all'articolo "None but the brave", non solo aveva confermato la scoperta di questo mondo da parte di nuovi investitori più che collezionisti ma ne aveva spiegato le motivazioni con il fatto che le decorazioni più appetite, quelle con dietro una storia, erano "pezzi unici" e come tali destinati a vedere crescere costantemente il loro valore, essendo questo un mercato dove la "materia prima" è finita e non riproducibile ( fatti salvi ovviamente i falsi ). La conclusione era che i prezzi sono destinati a crescere costantemente negli anni a venire e che ciò attirerà nuovi investitori i quali a loro volta alimenteranno questa crescita.
Voi cosa ne pensate?