domenica 19 ottobre 2008

In ricordo della strage degli innocenti di Gorla


Pubblico volentieri questo articolo dello storico Fabio Brioschi, apparso su Epolis del 18 ottobre scorso:
"Il 20 ottobre del 1944 la seconda guerra mondiale produsse su Milano una delle ferite più profonde e dolorose di tutto il conflitto. Durante una missione alleata di bombardamento degli impianti indistriali a nord est della città uno squadrone aereo scaricò tonnellate di esplosivo sul quartiere periferico di Gorla. La storia è tristemente nota ma ancora oggi a 64 anni di distanza se ne celebra giustamente la cupa memoria: uno degli ordigni colpì la scuola elementare "Francesco Crispi", sotto le cui macerie rimasero 184 innocenti bambini e le loro maestre. La Storia, quella con la "S" maiuscola, non ha ancora stabilito perchè una missione di guerra destinata a colpire gli stabilimenti Breda e Alfa Romeo abbia, invece, seminato morte e disperazione su un quartiere popolare, andando a colpire nel suo cuore più profondo e tenero, una scuola elementare. Ciò che è certo è che quando l'allarme antiaereo suonò alle 11,14 del 20 ottobre 1944 lo squadrone che avrebbe portato la distruzione si trovava fuori rotta rispetto al proprio obiettivo originale e il suo comandante ne era bene a conoscenza. A quel punto, e non si sa perchè, prese la decisione di scaricare lo stesso le proprie bombe, che giunsero sul quartiere alle 11,29. Era giorno, il cielo era sereno e un pilota esperto non avrebbe mai potuto confondere una fabbrica con una casa. Il monumento che oggi ricorda la strage, costruito a spese dei genitori, conserva i poveri resti delle piccole vittime. Non si potrà mai rendere giustizia, ma almeno non si dimentichi."

Ecco, credo che queste poche righe diano una perfetta idea di quello che è accaduto 64 anni fa. Sarebbe bello che domani qualcuno si ricordasse di portare un mazzo di fiori su quel monumento, come oggi è d'uso per le vittime innocenti di azioni tanto perverse. Qui intanto riproduco un valantino artigianale dell'epoca.



10 commenti:

Anonimo ha detto...

Sto leggendo "My Lai Vietnam" di Seymour Hersh (piemme editore). Fatti realmente accaduti: una compagnia di soldati americani in Vietnam (16 marzo 1968) brutalmente ed intenzionalmente trucida circa 500 tra anziani, donne e bambini. Nessun vietcong. Nessun caduto americano. Allora mi chiedo: ma è il "fattore guerra" che riduce la gente a questo stato, o gli americani ce l'hanno nel DNA? Con grande orrore leggo inoltre che in Vietnam si trovava il figlio del famigerato generale Patton, il mandatario della strage di civili a Piano Stella e Biscari, in Sicilia nel 1943.
Maurizio.

pisani ha detto...

Tra i "libeatori"furono gli americani a dedicarsi con particolare alacrita al terrorismo sui civili,concetto,questo,che è la perversione della strategia del bombardamento aereo.Per nostra fortuna non si raggiunsero nè i livelli della Germania(vedasi il cerchio di fuoco)nè quelli giapponesi(atomica).
COMUNQUE GRAZIE DI AVERCI PORTATO LA DEMOCRAZIA SENZA DI VOI NON AVREMMO MAI SAPUTO COME FARE!!

Anonimo ha detto...

Non voglio entrare in polemica con il sig. Pisani, ma che gli americani ci hanno portato la democrazia è una leggenda metropolitana. Si guardi attorno ... gli italiani non hanno mai conosciuto la democrazia, e per gli americani sono stati solo una colonia.

gartano colaianni ha detto...

Siano maledetti gli amercani, sempre, non in quanto tali, ma per le loro idee. Li hanno chiamati "i liberatori", li osanniamo. Festeggiamo di tutto e di più ancora oggi, ma dovremmo solo vergognarci di essere quello che siamo. Molti ricordassero, io lo so per averlo studiato e sentito dai vecchi, che il garndioso Esercito Italiano, dopo l'8 settembre, fu completamente spogliato dagli "Alkleati" e messo a fare i facchini nei porti, nelle stazioni, nei campi: ufficiali, alti ufficiali e truppa, perchè per loro eravamo e siamo ancora, gente inaffidabile. Il giorno prima morivamo per una persona, il giorno dopo sputavamo sul cadavere, il giorno dopo ancora sparavamo addosso ai "kammarade", e per finire, mentre quel tappo ridicolo che corrispondeva al nome di "re" scappava andando a Brindisi e chiedendo, senza scendere dalla macchina, se ci fossero tedeschi in giro, quell'altro grande uomo di Badoglio ci propinava "armistizi" che ad oggi, negli archivi americani sono catalogati come "resa incondizonata". Gorla? E come può interessare? se noi non siamo neppure capaci di avere un minimo di spina dorsale, ma dal Medio Evo, quello è il grande problema, non dal 45!

andreabrunelli ha detto...

Apprendo con orrore e per la prima volta quanto accaduto a Gorla. Per crimini di guerra sono state giustiziate molte persone. Ma gli americani (e gli inglesi) i loro "crimini di guerra" li chiamano beffardamente "effetti collaterali. Agli americani ed agli inglesi, ai nostri politici di ieri e di oggi, uomini senza onore, che hanno taciuto : Vergogna.

Anonimo ha detto...

Grazie, Gian Domenico Carstluvich!!
Non sapevo nulla, conferma del silenzio "mafioso" voluto dalle "alte sfere" cattolico/comuniste al malgoverno d'Italia da 60 anni.
Ho inoltrato il messaggio a chi potevo, ardentemente mi auguro che il 20 ottobre il modesto(immagino) sacrario/ricordo sia pieno di gente e di contributi.
Va',anche per conto mio che sono lontano.
Grazie ancora,
Ernesto Fiorillo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,Gian Domenico,grazie delle informazioni. Per quanto rigurda
i piccoli martiri di Gorla, non sò cosa dire, son fatti che purtroppo
accadono a causa della guerra. La guerra si crede sia un'
avventura,come nei nostri sogni di quando eravami bambini. Ma
purtroppo delle sue conseguenze ci si rende conto sempre dopo. Non ci
affidiamo poi ai nostri politici.Per queste cose hanno soltano un
inizio di fiamma per farsi publicità e ben volere e poi...Hanno altri
interessi e beghe ai quali badare. Posso portale un esempio attuale:
tutte le missioni all'estero dei nostri militari perchè son fatte? Per
la gloria dei nostri politici. E tutti i morti che si son stati chi se
li prende sulle spalle? La morte di un familiare, specialmente quando
muore lontano, e non lo puoi nemmeno vedere,non c'è niente che la
possa ripagare: nè funerali di stato,ne supporti psicologoci, nè
sussidi milionari, ecc.
I nostri politici la nostra storia e le nostre tradizioni se le sono
dimenticate da un pezzo ormai. Basta ascoltare i discorsi che fanno
nelle feste nazionali: parlano di tutt'altre cose e non dell'argomento
della festa. Per fortuna che ci siamo noi collezionisti e appassionati
di storia che contribuiamo a tenere vive le memorie di un tempo.
saluti e ancora grazie. Roberto

Anonimo ha detto...

Caro amico, anche io purtroppo non sono a conoscenza di questo orribile fatto data la mia "giovane" età e leggendo queste poche righe mi si gela il sangue al solo immaginare una vista simile a quella apparsa ai primi soccorritori. Nonostante siano passati ormai tanti anni è veramente indegno che le autorità e lo stato in generale se ne sia fregato di una simile tragedia, spendono milioni di euro a fare monumenti e commemorazioni inutili e non spendono una parola a ricordo di tanti piccoli innocenti.
L'ipocrisia in Italia è da anni un costume che viene indossato e amato soprattutto proprio da quelli che tanto sbandierano i loro simboli ridicolarmente dipinti di pace e uguaglianza. Ipocriti...

Anonimo ha detto...

Le mie preghiere ai piccoli angeli di Gorla : Non  conoscevo questo crimine , .L’infamia delle guerre “moderne” , terrorizzare i civili, tipico di una ……., Vedi Dresda. , Città disarmata, …..  ….. vedi Gaza !,  Tempo di Natale 2008 , oltre 600 bambini in fasce , ammazzati!
Mai più guerra ! Invochiamo la pace per tutta l’umanita’ e giustizia, per fermare i criminali di ogni tempo. Cristo ! salva gli innocenti:

Gian Domenico ha detto...

Mi è stato segnalato questo libro che non conoscevo e del quale pubblico una breve sintesi del contenuti:

"20 ottobre 1944. Poco dopo le 11.30 del mattino Milano viene sottoposta ad un nuovo violento bombardamento aereo. Questa volta tocca ad uno dei quartieri più popolari, privo di ogni significato militare. Le bombe colpiscono una scuola elementare uccidendo 205 bambini: il più piccolo ha undici mesi ed il più grande ha 12 anni. Questa è la guerra dei "Liberatori". Il primo numero speciale presentato intende ricordare queste vittime innocenti dimenticate dalla memorialistica interessata a ben altro. La riproduzione di cronache del fatto, delle fotografie che fissano i corpicini nell'immobilità della morte, ci danno la dimensione dei massacro perpetrato per fiaccare il popolo milanese, per indurlo alla rivolta contro le autorità di Governo. Resoconti dei soccorsi subito allestiti, il sacrificio delle squadre addette al soccorso danno l'immagine di una efficienza insospettabile, a dispetto delle mille e mille difficoltà del momento. Manifesti e commenti completano la descrizione e facilitano la comprensione della gravità dei fatti che non possono essere giustificati dalla logica della guerra."

GORLA 20 OTTOBRE 1944 La strage degli innocenti. Per non dimenticare.
Numero speciale della serie LUX
Richiedere a: NovAntico Editrice C.P. 28, 10064 Pinerolo (TO)
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