venerdì 10 agosto 2012

Anche la "Gazzetta dello Sport" parlerà di Militaria

Cassa in acciaio, ghiera girevole, fondello
in acciaio, cinturino in TPU e movimento
giapponese Seiko PC21
La crescita costante di interesse per tutto ciò che riguarda la storia militare della prima e seconda guerra mondiale è confermata dalle numerose pubblicazioni di successo apparse in edicola in questi ultimi anni sotto forma di collane dedicate a personaggi, armamenti, decorazioni e accessori militari degli ultimi 100 anni. Tutte queste collane accompagnavano le dispense di testo con copie assai ben fatte degli oggetti rappresentativi della loro epoca che sicuramente hanno intrigato molti nuovi potenziali collezionisti.
Oggi, addirittura, il nostro maggior quotidiano sportivo, la "Gazzetta dello Sport" ha annunciato l'uscita, in collaborazione con Fabbri Editori, di una collana dedicata agli orologi delle Forze Armate che con 50 uscite settimanali, a partire dal primo numero che sarà in edicola con la rosea lunedì 20 agosto, proporrà altrettanti fascicoli dedicati alla storia dell'orologeria militare e a quella del Corpo Speciale il cui orologio costituirà l'eccezionale allegato.
Chi completerà la raccolta avrà quindi la possibilità di collezionare ben 50 orologi militari ispirati agli orologi originali indossati da altrettanti reparti delle nostre forze armate, dotati tutti di meccanismo a quarzo giapponese e cinturini in tessuto, gomma o ecopelle.

Il primo numero della collana è dedicato ad uno dei nostri più gloriosi reggimenti: il Reggimento San Marco che, dal giorno della sua costituzione come "Brigata Marina" nell'ormai lontano 1919, è stato costantemente impegnato, anche nel periodo tra le due guerre mondiali, in Anatolia, Corfù, in Africa Orientale nel 1936, nella Guerra di Spagna dal 1936 al 1938 e in Albania nel 1939. Durante la seconda guerra mondiale il reggimento si è coperto di gloria combattendo nelle isole dell'Egeo e in Grecia, e soprattutto in Africa dove si distinse nella coraggiosa difesa di Tobruk e Biserta, meritandosi i complimenti di Rommel che lo definì "i migliori uomini da me comandati in Tunisia". L'armistizio dell'8 settembre 1943, che spezzò in due il paese e dette il via ad una guerra fratricida, vide anche il San Marco coinvolto e diviso. A sud la Regia Marina ricostituì il Reggimento San Marco che, a partire dal gennaio 1944, combattè a fianco degli alleati come forza cobelligerante a Cassino e sul fronte adriatico, risalendo la penisola fino a Venezia dove gli venne concesso l'onore di entrare per primo nella città del suo patrono. Al nord, nell'ambito della divisione "X Mas" ricostituita dal principe Borghese per continuare la guerra a fianco dell'alleato tedesco, venne riformato il Reggimento san Marco con battaglioni indipendenti di fanti di marina come il Barbarigo e il Lupo che si distinsero particolarmente ad Anzio e sul fronte del Senio. Sciolto al termine della guerra nel 1946, il Reggimento San Marco venne ricostituito nel 1948. Nel dopoguerra il reggimento si è distinto in tutte le operazioni di aiuto alle popolazioni colpite da gravi calamità naturali e dal 1982 in operazioni umanitarie nell'ambito delle forze NATO. Dal 2011 il San Marco fornisce gli uomini per la protezione delle navi italiane in navigazione nel Golfo Persico. Due di questi fanti di marina sono purtroppo ancora prigionieri in India a causa dell'infelice conduzione della nave su cui erano imbarcati e per la cui sorte, speriamo, questo orologio possa servire a ravvivare l'interesse dei loro concittadini.

Dopo quello del Reggimento San Marco, seguiranno gli orologi dedicati ad altre famose unità delle nostre Forze Armate come Folgore, Frecce Tricolori, Col Moschin, Brigata Julia, ecc.. fino a completare la serie di 50 esemplari. Trovate tutte le informazioni a questo link: http://bit.ly/GazzettaOrologiMilitari

mercoledì 16 maggio 2012

Messaggi dal cielo di Bardia nel 1918



Alcuni mesi orsono mi è stato affidato l'incarico di porre in vendita gli oggetti appartenuti ad un colonnello  che aveva svolto la sua carriera militare tra la Libia, l'Italia durante la prima guerra mondiale e ancora l'Africa Italiana negli anni '30. Tra i tanti cimeli che, con emozione, incominciai subito ad esaminare uno sopratutto mi colpì per la sua stranezza. Ci misi qualche giorno a capire che mi trovavo davanti ad un reperto di eccezionale rarità, legato alla storia dell'Aviazione italiana nei primi anni della sua vita, e di altrettanto eccezionale interesse collezionistico per tutti gli appassionati di Aeronautica Militare. 

domenica 25 marzo 2012

"Bastardi senza gloria" ( gli autori )

Ieri sera ho visto in tv "Bastardi senza gloria".  Ricordandomi  il grande successo nelle sale e le recensioni entusiastiche di gran parte dei critici, mi è venuto il dubbio di essere io a non capire un tubo, non solo di cinema, ma del mondo intero in cui viviamo. Non ho mai visto una puttanata come questa!
Lasciamo perdere la trama, assolutamente inverosimile ma cosa dire dell'attore principale? Brad Pitt sembra uscito dalle pagine dei fumetti di "Romano il legionario", la stessa faccia inespressiva per tutta la durata del film per non parlare, nella versione italiana, del doppiaggio che lo fa parlare come la caricatura di un italoamericano di Brooklyn, anche dopo che la sua copertura ( che idea geniale ) da attore siciliano è saltata. Salviamo le interpretazioni dei coprotagonisti ( prima tra tutte quella dello Standartenfuehrer o Colonnello  Landa nelle prime ed uniche scene credibili di tutto il film ) ma chiudiamo gli occhi davanti alle grottesche figure dei personaggi storici sfiorate nel racconto. Se doveva essere un film "comico" perchè non dichiararlo da subito? Avremmo potuto giudicare regista ed interpreti confrontandoli con i grandi comici americani del passato e magari trovare loro qualche pregio anche se credo che la comicità di Brad Pitt sia del tutto involontaria.