mercoledì 11 aprile 2007

Bombardamento di Dresda

Nei giorni 13 e 14 febbraio scorsi è trscorso, senza che nessun organo di informazione ne abbia dato in alcun modo notizia, il 62° anniversario di uno dei peggiori massacri di innocenti che la storia dell'umanità ricordi: il bombardamento dell'indifesa città tedesca di Dresda.
Come altri terribili fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale ad opera degli alleati, anche questo è stato "silenziato" dai vincitori tanto che ancora oggi si preferisce non parlarne più di tanto e, a quanto sembra, anche gli stessi tedeschi contribuiscono a mantenere in atto questa congiura del silenzio tanto deve essere il loro senso di colpa per quanto provocato dal nazismo.
Per tutti coloro che non conoscessero ciò che significò nel febbraio 1945 il bombardamento di Dresda ho inserito un link ad un articolo di Cronologia ( http://cronologia.leonardo.it/storia/a1945n.htm ) che ben ne illustra la cronaca e le conseguenze.
Mi piacerebbe raccogliere in questo post le vostre segnalazioni di fatti analoghi, anche se ovviamente di minor gravità, che vi risultano certamen te accaduti e dei quali non si trova quasi traccia nella storiografia ufficiale.

4 commenti:

Gian Domenico ha detto...

Per chi volesse approfondire la conoscenza dei fatti di Dresda segnalo un bellissimo libro, scritto da Frederick Taylor nel 2004, dal titolo "Dresda" e recentemente pubblicato da Mondadori nella collana Oscar Storia del costo di € 12,40

Anonimo ha detto...

ottimo questo ricordo....anche se la storia la scrivono i vincitori è meglio non dimenticare. nelle campagne dove lavoro-a nord di vicenza- è ancora vivo il terrore x i massacri dei caccia bombardieri alleati che nel '44 '45 sganciarono migliaia di bombe a frammentazione con spoletta a spillo....quanti civili fatti a pezzi x puro sadismo!!!!
max..docomer@inwind.it

Anonimo ha detto...

Il 14 luglio 1943, a quattro giorni dallo sbarco in Sicilia, il sergente Horace T.West, dopo aver riunito 37 prigionieri di guerra, li falcia con il suo fucile mitragliatore. Nello stesso giorno, il capitano John T.Compton, raggruppa e fucila 36 uomini, tra i quali si trovavano dei civili. Il generale Patton aveva detto molto chiaramente ai suoi soldati: "That bastard will die, you will kill him!". Nell'imputazione della corte marziale si legge "per aver fucilato con malvagità premeditata, intenzionalmente, crudelmente ed illegalmente i prigionieri". Malgrado l'evidenza dell'efferatezza, il capitano viene assolto per non aver compiuto il fatto! Commovente la testimonianza del figlio di uno dei fucilati, allora bambino, che viene allontanato di peso e risarcito con una manciata di ciccolatini da un soldato americano.
Fonte: Le stragi dimenticate di Gianfranco Ciriacono, CDB Editrice, euro 12,00.

Anonimo ha detto...

Una strage che per troppo tempo è affogata nella menzogna: l'eccidio di Katyn. Nel 1940 su diretto ordine di Stalin, "l'uomo di ferro", la famigerata NKVD, polizia politica sovietica, prelevò dai campi di concentramento di Kozels, Staroblesk e Ostashkov circa 22.300 soldati polacchi, la maggior parte ufficiali, ai quali legate mani e piedi fu sparato un colpo alla nuca. In 15.000 furono seppelliti nella foresta di Katyn, 7.300 a Kharkov e Mednoe. La Wehrmacht ritroverà le fosse nel 1943. Non è semplice spiegare in poche righe la congiura del silenzio messa in atto dagli Alleati e dalla stessa Croce Rossa Internazionale. Tutti sapevano, ma per non destabilizzare l'alleanza con l'imbarazzante Stalin (al quale verrà regalata la Polonia dagli Alleati alla fine della guerra) vengono addirittura accusati dell'eccidio i Tedeschi al processo di Norimberga! L'URSS ha sempre negato la sua diretta responsabilità dell'eccidio, e solo nel 1990 grazie a Gorbacev vengono aperti gli archivi storici.
Un recente film di Andrej Wajda "Katyn" (2007) racconta la vera storia del massacro.
Wajda perse il padre, ufficiale dell'esercito polacco. Sono pubblicati anche ottimi libri, recenti, sulla verità di Katyn, per chi volesse saperne di più.